Il luogo in cui si colloca l'intervento è particolare: posizionato ai margini di un'area con caratteristiche precipue della campagna agricola deve tener conto anche della commistione di aree urbanizzate con destinazione residenziale e il progetto fa propria tale condizione come confronto.

I corpi di fabbrica in ampliamento si attestano con una rotazione di 120° sul fianco del capannone esistente al quale sono collegati attraverso un elemento di cerniera dell'altezza di un piano, in modo tale da interrompere il fronte compatto degli edifici industriali.
Il nuovo edificio di produzione è illuminato con shed, mentre un sistema di finestre a nastro sulla facciata nord apre lo spazio sul paesaggio circostante.
Anteposti agli spazi produttivi, gli uffici trovano collocazione in un corpo lineare su due piani, con percorso distributivo a pettine. L’esigenza di evidenziare l’ingresso, di articolare e spezzare la linearità, del necessario, lungo fronte edificato, ha suggerito la "piega" con cui si articola la grande superficie vetrata della hall d'ingresso, accentata da una bussola metallica che permette l’introspezione verso gli spazi di accoglienza.

All'interno lo spazio a doppia altezza è enfatizzato dalla plasticità della scala elicoidale.

La permeabilità degli spazi dall'esterno dell'edificio all'interno continua attraverso l'ampia vetrata che dalla zona d'ingresso permette la vista sull'area di produzione e da questa, ancora, con le vetrate a nord, verso gli spazi verdi circostanti.